Yoko Ono reinterpreta la propria Now or Never, canzone di protesta del 1973, adattandola a tematiche attuali.
Dal 1973 al 2018, le canzoni di protesta trovano ancora spazio. Yoko Ono ha partecipato a un progetto atto a riadattare i testi di alcuni celebri brani. Trasformato il testo della sua Now or Never, che sarà inserita nel suo nuovo album, ricco di brani altrui rivisitati.
Yoko Ono, Now or Never cambia testo
Yoko Ono torna in uno studio di registrazione, lavorando a quello che sarà il suo 14esimo album. L’idea alle spalle del progetto dell’artista asiatica è quello di reinterpretare suoi brani e non. Canzoni di protesta che, con alcune modifiche, possono vivere una nuova giovinezza, lanciando messaggi di speranza alle generazioni attuali.
Nel brano Yoko Ono si chiede se continueremo a mandare i nostri giovani a morire in guerra, se andremo avanti con il terrore diffuso tra bambini e campi di riso. Se continueremo a vedere corpi senza vita mentre ceniamo e se davvero intendiamo lasciare di noi il ricordo del secolo che uccide.
Il brano è stato pubblicato per la prima volta in Approximately Infinite Universe, e ora i suoi fan attendono con ansia l’arrivo del suo nuovo progetto nei negozi di dischi. Intanto, ecco il video del brano:
Yoko Ono, nuovo album: Warzone
Il prossimo 19 ottobre Yoko Ono presenterà il suo nuovo lavoro discografico, Warzone. Al suo interno saranno contenute 13 canzoni, tutte reinterpretate. Brani di protesta composti tra il 1970 e il 2009, tra i quali rientra anche Imagine di John Lennon.
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In merito al suo 14esimo disco si è espressa la stessa cantautrice: “Il nostro è un mondo a pezzi. La vita è difficile e ci ritroviamo a vivere in una vera e propria zona di guerra. Io amo creare cose in maniera nuova. Ogni giorno le cose cambiano e ho fatto proprio questo con gli arrangiamenti dei brani. Il loro messaggio è ancora rilevante. In Woman Power parlo di un presidente, generico, ma è ancora molto attuale”.
Dalle drammatiche guerre che ancora viviamo alle politiche portate avanti da Donald Trump, fino alla questione immigrazione che, soprattutto in Europa, sta assumendo i contorni della tragedia umanitaria.